mercoledì 17 febbraio 2016
Ieri a Pallare sindaci a confronto contro la proposta di legge che cancellerebbe i piccoli Comuni
Un incontro interlocutorio, quello di ieri sera, tra tutti i sindaci della Valle. All'appello mancava solo la rappresentanza cairese, proprio perchè la temuta proposta di legge che cancellerebbe i Comuni con un numero di residenti inferiore a 5 mila sembra, per ora, non interessare il centro più grande, che insieme a Carcare è l'unico ad avere i requisiti per sopravvivere. La riunione si è tenuta a Pallare, e gli amministratori hanno letto insieme e discusso il testo presentato dal deputato Pd Emanuele Lodolini, componente della commissione Finanze di Montecitorio. Secondo la proposta di legge, "le ridotte dimensioni della maggior parte dei Comuni sono spesso del tutto insufficienti a garantire uno svolgimento efficace dell'azione amministrativa. Trascorsi 24 mesi dall'entrata in vigore della
legge, le Regioni provvederanno alla fusione obbligatoria di tutti i
Comuni con meno di 5 mila abitanti". A far "rabbrividire" i sindaci, anche l'obbligo di assumere un dipendente comunale ogni quattro pensionamenti. Una morsa che obbligherebbe i piccoli enti a chiudere i battenti prima di poter inserire nuove figure per il funzionamento dell'attività amministrativa. La battaglia continua, e il prossimo aggiornamento è previsto all'inizio di marzo.
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