“Quella di oggi non è la prova concreta che la
Valbormida sia un’area disagiata?”. Si rincorrono i commenti amari sui social
network, nei bar e tra la gente dopo la nevicata di oggi, che ha paralizzato un’intera
vallata, isolandola per alcune ore dal resto della provincia, mettendo a
rischio i soccorsi di eventuali emergenze, soprattutto sanitarie. Con il colle
di Cadibona chiuso e l’autostrada bloccata come avrebbe fatto un’ambulanza a
raggiungere in tempi brevi (per la precisione in 90 minuti, come recita il
decreto per attribuire al territorio il titolo di aria disagiata, ndr), la più
vicina struttura ospedaliera? Non solo, ma ai pazienti ricoverati al San
Giuseppe di Cairo non sono arrivati i pasti, perché gli addetti, provenienti da
Savona sono rimasti bloccati nella bufera. Per fortuna il personale ha
provveduto a rifocillare alla meno peggio i degenti, ma resta il fatto che la
situazione sia al collasso. Non a caso migliaia di valbormidesi hanno firmato,
e stanno continuando a farlo, la petizione a sostegno della mozione presentata
in Regione dal consigliere Andrea Melis per chiedere che l’ospedale di Cairo,
con un aumento annuale di spesa di “soli” 900 mila euro, sia dichiarato di “area
disagiata”. Forse non è un capriccio…
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