lunedì 16 maggio 2016

Il moco diventa prodotto De.Co., il 12 giugno festa a Rocchetta di Cengio



Non solo la zucca di Rocchetta, ma ora anche il moco delle Valli del Bormida è stato iscritto dall’amministrazione comunale di Cengio, con la delibera di Giunta del 16 aprile, nell’apposito registro dei prodotti De.Co.
Il Comune di Cengio è uno dei pochi Comuni della Provincia di Savona e della Liguria ad avere aderito nel 2014 all'istituzione della De Co con il relativo regolamento per la tutela e la valorizzazione delle attività agro alimentari territoriali e comunali.
"Le Denominazioni Comunali costituiscono, nella loro straordinaria semplicità, una vera rivoluzione culturale nell’ambito della salvaguardia delle identità territoriali legate alla tradizione agroalimentare, enogastronomica e artigianale di un luogo - spiegano gli amministratori cengesi - Esse si configurano come lo strumento principe per avviare congiuntamente sia un intervento di tutela delle specificità locali, sia un’azione di sviluppo sostenibile del territorio, in cui gli elementi endogeni costituiscono la vera leva di crescita sociale ed economica. Nella loro  accezione le De.Co. si trovano a svolgere una funzione non solo di difesa, ma di vera e propria conservazione del prodotto locale dalle contaminazioni e dai processi globali di standardizzazione culturale, che minano in misura sempre maggiore i cosiddetti antichi sapori e saperi tipici di un territorio. Pertanto, la certificazione De.Co. sulle produzioni locali consente di recuperare la memoria storica e le tradizioni di un luogo, come componenti determinanti del senso civico di appartenenza; di considerare la tradizione ed il lavoro alla base della qualità della vita; la conservazione eco-ambientale di un luogo come il mezzo necessario per la crescita dell’intero sistema socio-territoriale di riferimento.
La De.Co. è una realtà innovativa che restituisce agli abitanti le ricchezze del territorio e la loro tutela privilegia, chi il territorio lo vive: la Comunità, che è chiamata a difendere e a riconoscere ciò che ne fa la storia e che nessuno potrà mai appiattire o imitare, realizzando in questo modo un livello di autocoscienza tale, riconosciuta dal sindaco, che può dare adito allo sviluppo di un’economia, alla creazione di marchi o semplicemente a forme associative tra produttori".
Il  “moco” veniva consumato già nelle Valli della Bormida dall’età del bronzo (2000 a.c.) e da sempre considerato "alimento povero",e  oggi grazie al un progetto di Slow Food sta ritornando nei campi e sulle tavole.
Per valorizzare questo antico legume nell’anno internazionale dei legumi indetto dalla FAO è in programma per domenica 12 giugno, a Rocchetta, la prima Festa del moco in fiore, una  manifestazione per far conoscere e valorizzare questo antico legume e i molteplici utilizzi in cucina. La giornata sarà anche l’occasione per la consegna ufficiale alle aziende produttrici del logo De.Co.

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