Polemica a Millesimo sul nuovo regolamento comunale per la Festa nazionale del tartufo
Il regolamento per la Festa nazionale del Tartufo, adottato dall'Amministrazione di Millesimo guidata dal sindaco Pietro Pizzorno, ha infiammato il Consiglio comunale di ieri sera. Come ha spiegato l'assessore Andrea Manconi, "si è deciso di definire alcune regole secondo la normativa che altre città italiane accreditate nel circuito del tartufo seguono da tempo. Poichè Millesimo ormai da anni è tra le località italiane note per questa vetrina prestigiosa, come, per citarne solo alcune, la marchigiana Acqualagna, l'umbra Norcia o la più vicina Alba, ecco la necessità di stabilire un regolamento comunale, essendo proprio il Comune l'ente organizzatore insieme all'Associazione Tartufai - prosegue Manconi - In questa sorta di vademecum sono inseriti dettami quali la data dell'evento, ovvero l'ultimo fine settimana di settembre, l'annullamento, in tale weekend, del mercato del sabato mattina in accordo con le associazioni di categoria, e le linee guide sull'area merceologica da esposizione". Proprio su questo ultimo punto, l'opposizione si è fatta polemica. Il capogruppo Maria Zunato, infatti, ha contestato che sulla redazione della nuova normativa, a cui ha preso parte anche la minoranza, si siano lasciate ancora punti importanti in sospeso, che secondo l'assessore Manconi verranno decisi con delibere di Giunta all'occorrenza. "Insomma - ha sbottato il consigliere Zunato - è inutile portare in approvazione in Consiglio comunale un regolamento se poi restano incognite quali la quantità di spazi espositivi a disposizione per ogni venditore, oppure, ancor peggio, si chiedono dei criteri per essere ammessi a partecipare (ad esempio l'obbligo di differenziare i rifiuti, il numero di presenze a Millesimo degli ultimi anni, la richiesta da presentare entro i primi giorni di settembre, ndr) ma poi non si accetta l'idea di istituire una commissione che valuti da chi e come questi "paletti" devono essere rispettati". "Siamo alle solite - ha sottolineato il consigliere di minoranza Filippo Papa - si fa finta di essere precisi burocrati, poi si lascia la possibilità di decidere "in deroga", così si può stravolgere un regolamento come si vuole".
Enrica Bertone
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