giovedì 28 luglio 2016

Due mesi per presentare le osservazioni in merito all'insediamento della Zincol Ossidi Spa a Ferrania

Sessanta giorni di tempo a partire da oggi per presentare le osservazioni in merito al progetto di un nuovo stabilimento di produzione di ossidi di zinco a Ferrania. A comunicarlo è il sindaco di Cairo, Fulvio Briano. E' infatti on line, sul sito del Comune, http://www.comunecairomontenotte.it/realizzazione-nuova-sede-produttiva-ferrania/ la documentazione relativa alla richiesta della società Zincol Ossidi S.p.A., con sede a Bellusco (Mb), per la realizzazione di una nuova sede produttiva, che prevede la costruzione di edifici industriali con annessa palazzina uffici. 
Lo stabilimento sorgerà all’interno dell’area già proprietà di Ferrania Technologies e in adiacenza a quello della società Cartiera Carma S.r.l., su una superficie totale di circa 35 mila metri quadri. Si svilupperà su tre capannoni, oltre ad un’ampia tettoia per lo stoccaggio delle
materie prime, una palazzina uffici e alcuni edifici di servizio di piccole dimensioni; il tutto all’interno di una recinzione.
L’ossido di zinco è una sostanza impiegata nell’industria come reagente chimico o materia prima per la produzione di gomma, pneumatici, ceramica, vernici, vetro, additivi per lubrificanti e carburanti, plastica, alimenti per gli animali, concimi, agenti di placcatura e
trattamento delle superfici metalliche, prodotti farmaceutici e cosmetici (filtri UV). Si presenta come un solido in polvere di colore bianco; è una sostanza non combustibile e non tossica per l’uomo, tuttavia risulta tossica per alcuni organismi acquatici.
L’ossido di zinco appartiene alla categoria delle sostanze classificate, secondo il Regolamento Europeo CLP, “Pericoloso per l'ambiente acquatico, categoria di tossicità acuta 1 o di tossicità cronica 1”: si ritiene quindi che possa provocare un inquinamento se rilasciato nei corsi d’acqua (fiumi, torrenti, laghi) e in mare. Il processo di produzione dell’ossido di zinco si basa sull’ossidazione dello zinco. L’ossido di zinco verrà prodotto con il cosiddetto “metodo indiretto” o “French process” (processo noto, utilizzato, e messo a punto, fin dal 1500, e tuttora individuato dall’IPPC European Bureau di Siviglia come una delle migliorie tecnologie disponibili per la produzione dell’ossido di zinco), che prevede le seguenti fasi di lavorazione: distillazione dello zinco in forni a partire da matte di zinco e/o pani di zinco elettrolitico SHG; ossidazione dei vapori di zinco con aria all’uscita dei forni con formazione di ossido di zinco; raffreddamento delle polveri di ossido di zinco lungo le tubazioni di collegamento tra i forni e i filtri senza l’utilizzo di alcun fluido refrigerante.
Le materie prime, costituite da matte di zinco e da zinco elettrolitico, arriveranno allo stabilimento mediante autocarri; i prodotti finiti verranno stoccati in silos e spediti tramite
autobotti oppure confezionati in sacchi e big bag e spediti mediante autocarri.
La produzione dello stabilimento sarà organizzata su 3 turni lavorativi, 7 giorni su 7, per 11 mesi.

Enrica Bertone

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