La castagna, il frutto per eccellenza della Valbormida, torna ad essere di alta qualità dopo la lunga battaglia condotta per sconfiggere il cinipide, il parassita che ha compromesso seriamente non solo il raccolto ma anche la vita delle piante stesse. Grazie ai lanci del " Torymus sinensis", l'antagonista della cosiddetta "vespa cinese", i risultati sono stati positivi nei castagneti di
molte regioni, compresa la Liguria, pur se saranno necessari anni per ritornare ad uno standard produttivo degno della tradizione nazionale, come spiegano gli agronomi. Il raccolto di quest'anno, in corso in queste settimane, è decisamente soddisfacente. All'interno dei "ricci" si intravedono i frutti polposi, al gusto sono di qualità, e il livello quantitativo nei boschi del territorio è tornato a salire. Ecco perchè finalmente nell'autunno 2016 si riscopre di nuovo il piacere di degustare le attese caldarroste locali nelle varie sagre di paese. Proprio domenica 16 ottobre, a Bormida, si terrà la tradizionale castagnata, dalle ore 14, in piazza della Chiesa. Oltre ai prodotti locali intrattenimento con musica occitana dei Raksas. Come spiega il sindaco Daniele Galliano, "siamo soddisfatti di aver vinto una battaglia importante per l'economia del paese e della Valbormida. Sono infatti sempre più numerosi coloro che curano i castagni e i boschi per il frutto e non solo per il legname".
Anche a Calizzano, domenica 16, la consueta Festa d'autunno con il campionato dei caldarrostai, la premiazione della Castagna d'Oro, mercatino delle eccellenze gastronomiche e intrattenimento con il gruppo musicale Folk Ensemble Quartet. A mezzogiorno, inoltre, menù a tema in tutti i ristoranti del paese.
Enrica Bertone
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