lunedì 21 novembre 2016

Alpino ritrovato dopo 71 anni dal nipote residente a Plodio: domenica tumulazione dei resti di Arturo Visca

La cerimonia a Chiusa d'Isarco del 16 ottobre 2015
 A due anni dal ritrovamento e a 73 dalla sua morte tornano "a casa" i resti dell'Alpino Arturo Visca, disperso fino a pochi mesi fa nonostante le accurate ricerche dal nipote Marcello Sciutto, residente a Plodio con la moglie Cinzia. Una storia, questa, che ha commosso ma anche acceso la speranza di molti parenti che ancora non conoscono il luogo dove sono sepolti i loro Caduti. 

L'Alpino Arturo Visca
Nel 2014 la famiglia di Marcello fa questa sorprendente scoperta mentre è in visita ad uno dei tanti Sacrari militari dell'Alto Adige, a Chiusa d'Isarco. Ma la certezza arriva dopo qualche mese, quando dall'ospedale di Genova i risultati del Dna analizzato sui resti confermano l'identità del nonno Arturo. Solo il 16 ottobre 2015, nel cimitero altoatesino, si celebra una cerimonia ufficiale, molto toccante, come sottolineano i coniugi Sciutto, alla quale partecipano anche il Generale Pietro Ravera (originario di Genova ma residente a Bressanone) con la moglie e l'Alpino Agostino Stefano Arata di Rapallo (foto in alto), entrambi presenti nel settembre del 1943 a Chiusa d'Isarco durante gli scontri con le truppe tedesche che hanno visto la morte di Arturo. Il 23 agosto di quest'anno, giorno del compleanno della figlia minore di Visca, Pierina (che a differenza della sorella Delia non ha mai conosciuto il padre), arriva l'ok dal Ministero della Difesa per la traslazione a Noli, suo paese natale, dove riposa anche la moglie Giuseppina, originaria della frazione pallarese di Biestro. Finalmente la famiglia è di nuovo riunita, anche se il passato ha lasciato ferite indelebili. 
Nonna Giuseppina, moglie di Visca

"Ringraziamo sentitamente la sezione Alpini di Noli, nella persona di Rinaldo Tissone, assessore dello stesso Comune, che tanto si è prodigato per dare finalmente l'ultimo saluto al nonno - commenta il nipote Marcello - Noi non ci arrendiamo e continuiamo a cercare possibili indizi che ci portino al riconoscimento anche del commilitone rimasto ignoto che ha condiviso la tristissima fine dell'Alpino Visca, essendo stato sepolto con lui per tutti questi anni. Eventuali notizie ci possono essere inviate a questo indirizzo mail: arturovisca1916@gmail.com". 

L'appuntamento è per domenica prossima, 27 novembre: il Comune e il gruppo Alpini di Noli, e la sezione di Savona, organizzano la cerimonia di tumulazione dei resti mortali di Arturo Visca, e consegneranno la medaglia di riconoscimento dell’Artigliere Alpino Mario Ganduglia, rinvenuta nelle fosse comuni della Città di Micurinsk, nella Regione Tambov a Sud-Est di Mosca, dove esisteva un campo di prigionia internazionale nel quale morirono 4.178 soldati italiani.
Alle ore 9.30 si terrà il raduno in Piazza Milite Ignoto e alle 9.40, nella sala consiliare, il sindaco Giuseppe Niccoli renderà onore ai Caduti, insieme ai famigliari di Visca e Ganduglia, al presidente Ana di Savona Gervasoni, ai Gruppi Alpini di Chiusa d'Isarco e Abbiategrasso. Alle 11 Messa nella Chiesa di Voze e deposizione della corona al Monumento dei Caduti, mentre alle ore 11.45 è prevista la tumulazione dei resti al Cimitero di Voze. Alla cerimonia parteciperà la Fanfara Alpina “Monte Beigua”.

Enrica Bertone

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