venerdì 23 dicembre 2016

Cairo "città Francescana", la proposta dell'avvocato Delfi Prampolini


Cairo Montenotte, “Città Francescana”. E' una proposta, e arriva dall'avvocato cairese Delfi Prampolini, che spiega come, "in occasione della recente inaugurazione del restaurato convento francescano ho pensato che la dignità di fregiarsi di tale titolo potrebbe costituire un doveroso omaggio alla nostra città. Non nego che la vicinanza di Carcare “Città Calasanziana” mi abbia favorito l’idea. Ma non è stata certo invidia quanto piuttosto qualche ovvia considerazione che qui riassumo brevemente. Chi si interessa di storia locale sa perfettamente che l’episodio del “miracolo” operato da San Francesco sulla figlia sordomuta del marchese Ottone del Carretto, ha un piede nella leggenda ed un altro nella tradizione popolare. E’ tuttavia più sensato e più ipotizzabile il reale transito di Francesco d’Assisi nelle nostre terre ed in Cairo (già nel frattempo erettosi in comune curtense o di contado ed il cui borgo è racchiuso da mura, all’ombra del castello). Comunque sia resta il fatto che nel secolo XIII viene edificato il convento francescano (peraltro, così come ci viene ricordato da Lorenzo Chiarlone nel suo volume “Il convento di Cairo Montenotte”, primo francescano nella regione piemontese e tra i primi in tutta Italia). E’ di tutta evidenza che un convento di quella portata, ampiezza e qualità, (ricordiamo che ci troviamo in periodo alto-medioevale) non può essere sorto per puro caso ma deve essere sicuramente essere stato il naturale effetto di una causa importante scatenata da un evento religioso legato sicuramente a Francesco d’Assisi ed alla sua presenza tra di noi. Alla luce di tutto ciò discende la ovvia ma per molti anni dimenticata, conseguenza che noi cairesi possediamo un tesoro materiale, morale , religioso e tradizional popolare veramente unico e degno di essere annoverato, con vanto, anche nella toponomastica locale".
E’ solo una questione “ideologica” o c'è dell’altro? "In prima istanza - prosegue Prampolini - si tratterebbe chiaramente di un motivo di vanto e di orgoglio. Penso tuttavia che una volta acquisita la dignità di “Citta francescana”, questa potrebbe essere, più prosaicamente, utiizzata anche per incrementare la conoscenza di Cairo Montenotte nei confronti di una platea più vasta, e perchè no, dare la stura ad un turismo non solo religioso (penso ad esempio a visite guidate riservate ai croceristi delle navi Costa con scalo a Savona). Credo che l’iniziativa potrebbe partire dalle istituzioni, in primis dall'Amministrazione comunale, sondando l’ordine dei francescani ed indirizzando a quella confraternita la relativa richiesta ufficiale. Ricordo che a suo tempo feci presente al sindaco Fulvio Briano la mia idea ed egli si dimostrò entusiasta. Da cairese innamorato della mia città spero vivamente che chiunque arrivi nel nostro territorio comunale possa quanto prima leggere “Benvenuti a Cairo Montenotte- Città Francescana”.

Ester Costa

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