Ospedale di Cairo, l'assessore regionale alla Sanità illustra il progetto di valorizzazione

L'ospedale di Cairo verso una nuova identità, quella cioè legata a prestazioni più dirette per i pazienti valbormidesi. Ad annunciarlo è stato l'assessore regionale alla Sanità, Sonia Viale, che, accompagnata dal direttore generale dell'Asl 2 Eugenio Porfido, ha così sintetizzato le intenzioni per il futuro del nosocomio: "nonostante la diminuzione delle risorse, il presidio cairese non verrà affatto chiuso, bensì potenziato". Tre i punti cardine su cui poggia la valorizzazione del "San Giuseppe", salutata di buon grado dal Comitato sanitario locale: il nuovo punto di distribuzione dei farmaci, attivo dal 9 febbraio, la riorganizzazione dell'attività chirurgica con un piano per incrementare l'utilizzo delle sale operatorie e la conferma, dopo un periodo sperimentale, dell'accesso diretto in radiologia. Partendo da quest'ultimo punto, le analisi dei flussi hanno portato alla decisione di ampliare gli orari, dalle 7 alle 18, dal lunedì al venerdì, il sabato dalle 7 alle 12; anticipare l'esecuzione delle indagini Rx nella fascia oraria 7.30-9.30 a Savona e attivare la consegna immediata del referto per far sì che il paziente non debba tornare. Per quanto riguarda, invece, l'attività chirurgica, con la nuova riorganizzazione, ossia al mattino interventi in Day Surgery e al pomeriggio di chirurgia ambulatoriale, si otterrebbe un aumento di produttività. Dagli attuali 58 interventi attuali a settimana, pari a circa sessanta ore, si passerebbe a 77 interventi e ottanta ore. Infine, dal 9 febbraio, sarà attivo ogni giovedì dalle 9 alle 14 il nuovo punto di distribuzione dei farmaci, e nella prima fase si potranno ritirare i nuovi anticoagulanti orali, senza l'obbligo di recarsi al San Paolo, aspetto che in Valbormida interessa 521 utenti. In un secondo tempo, invece, saranno disponibili a Cairo anche antivirali, immunosoppressori, oncologici orali, epoietina, con il coinvolgimento di altri 330 utenti.

Enrica Bertone