giovedì 23 marzo 2017

Risanamento della Tpl, in Valbormida previsti tagli alle corse fino a sfiorare i 300 mila chilometri in meno

"Se non si vuole mettere mano alle tasche dei lavoratori, da qualche parte dovremo pur intervenire". Queste le parole del presidente della Tpl Claudio Strinati per motivare i tagli sulle tratte percorse dai bus, che in Valbormida si concretizzano in 272.838 chilometri annui in meno di percorrenza, e gli aumenti di 20 centesimi a biglietto e di tre euro ad abbonamento, nell'ottica di quelle che a tutti, oggi, restano ancora ipotesi di risanamento, proposte dall'azienda di trasporti savonese, al fine di evitare "una potenziale erosione di liquidità'", dopo l'accantonamento dell'idea di subappalto ai privati di linee più marginali, poco gradita ai sindacati. Tutto ciò per arginare la riduzione di finanziamenti pari a 2 milioni di euro da parte degli enti regionali e provinciali a cui si sommano i 400 mila euro non più erogati dallo stato alle regioni. Anomalie e pesanti contraddizioni di un apparato governativo che vanno ad inficiare "la solidità di un'azienda di per sè sana", a cui l'azienda stessa è costretta a mettere mano ponendo al primo posto la  salvaguardia dei lavoratori.
Ester Costa

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