Il termine fissato dall'Amministrazione comunale di Cairo per adeguare antenne e parabole si sta avvicinando, ma sono ancora molte le problematiche, soprattutto poste dagli amministratori di condominii, alle prese, in particolar modo, con i conti e le spese che le famiglie devono sostenere. Ma non solo. Non tutti i condomini sono interessati alla ricezione con la parabola, e quindi non sono disposti a pagare la quota per i lavori di adeguamento. Inoltre, i numerosi stranieri residenti, chiedono di orientare l'antenna per ricevere canali e frequenze diverse, e non è facile mettere tutti d'accordo. Nel 2012, con una modifica al regolamento edilizio, si prevedeva l'obbligo di sistemare sul tetto, e non più sui balconi o sulla facciata dei palazzi,
antenne satellitari, parabole e condizionatori d’aria. "Gli apparecchi di climatizzazione possono essere
posti all’esterno solo se collocati in posizione poco visibile, e non sono ammessi in facciata – spiegava l'assessore Fabrizio Ghione – Anche le
antenne per la ricezione delle trasmissioni televisive, sia satellitari
sia tradizionali, potranno essere installate solo sulla copertura del
fabbricato, o in posizioni nascoste. Sarà concessa una sola antenna per
tipologia per ogni fabbricato. Assolutamente vietata l’installazione su
balconi, finestre e facciate d’edifici; inoltre le antenne satellitari
dovranno essere di dimensioni contenute e con coloriture tali da
mimetizzarsi con l’ambiente circostante”.
“Una città che punta su un miglioramento continuo della qualità della
vita, dell’ambiente e del paesaggio, deve necessariamente dotarsi di
norme dalle maglie più strette, che non permettano in ogni caso e a
nessuno di deturpare un territorio meraviglioso come il nostro – sottolinea ancora Ghione – Le nuove tecnologie sono le benvenute a Cairo, ed è
intenzione dell’amministrazione agevolarne l’utilizzo, ma la nostra
attenzione è rivolta alla salvaguardia di un bene, il paesaggio,
tutelato dalla Costituzione italiana. Un bene, giova ricordarlo, che
costituisce una ricchezza per tutti”.
Ora, però, sono al vaglio ulteriori modifiche al regolamento, proprio perchè sembrano esserci troppi "nodi" da sciogliere entro il 31 dicembre 2016.
"Stiamo valutando - spiega Ghione - la possibilità di ammettere in facciata la antenne paraboliche a profilo ultrasottile prive di parti sporgenti, che hanno un minimo impatto ambientale. Inoltre non è da escludere una proroga del termine di adeguamento, che potrebbe slittare di un anno e quindi a fine 2017".
Enrica Bertone
Ora
Il 31/12/2016 scadrà il termine improrogabile per rimuovere, spostare
o adeguare le parabole, gli impianti satellitari e gli impianti di
condizionamento non in regola con le prescrizioni dettate dal
regolamento edilizio comunale. “Una città che punta su un miglioramento
continuo della qualità della vita, dell’ambiente e del paesaggio, deve
necessariamente dotarsi di norme dalle maglie più strette, che non
permettano in ogni caso e a nessuno di deturpare un territorio
meraviglioso come il nostro – dice ancora Ghione – Le nuove tecnologie
sono le benvenute a Cairo, ed è intenzione dell’amministrazione
agevolarne l’utilizzo, ma la nostra attenzione è rivolta alla
salvaguardia di un bene, il paesaggio, tutelato dalla Costituzione
italiana. Un bene, giova ricordarlo, che costituisce una ricchezza per
tutti”.
Il 31/12/2016 scadrà il termine improrogabile per rimuovere, spostare
o adeguare le parabole, gli impianti satellitari e gli impianti di
condizionamento non in regola con le prescrizioni dettate dal
regolamento edilizio comunale. “Una città che punta su un miglioramento
continuo della qualità della vita, dell’ambiente e del paesaggio, deve
necessariamente dotarsi di norme dalle maglie più strette, che non
permettano in ogni caso e a nessuno di deturpare un territorio
meraviglioso come il nostro – dice ancora Ghione – Le nuove tecnologie
sono le benvenute a Cairo, ed è intenzione dell’amministrazione
agevolarne l’utilizzo, ma la nostra attenzione è rivolta alla
salvaguardia di un bene, il paesaggio, tutelato dalla Costituzione
italiana. Un bene, giova ricordarlo, che costituisce una ricchezza per
tutti”.
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