"Nduma a scoera a pè": dalla settimana prossima il Piedibus di Carcare parlerà in dialetto.
Nato
quasi per scherzo da uno scambio di battute tra alcuni volontari su Facebook, il progetto è stato subito accolto con entusiasmo da tutta la
“truppa” e da martedì, alla ripresa dopo il ponte del 25 aprile,
diventerà realtà.
Ogni mattina, alcuni adulti parleranno in
dialetto ai quasi 60 bambini iscritti, indicando loro le parole che identificano oggetti comuni che si incontrano lungo il
percorso (alberi, fiume, macchine, cancello, sentiero, ecc.), i nomi dei
mestieri (macellaio, giornalaio, panettiere, ecc.), i termini legati
alle stagioni e al clima e alcune azioni tipiche di chi cammina per
strada (camminare sul marciapiede, attraversare la strada, ecc.).
Verrà
inoltre insegnata loro una filastrocca in dialetto, uguale per tutte le
linee, che i bambini partecipanti reciteranno davanti ai loro compagni
nel giorno di chiusura del Piedibus, durante la cerimonia di
ringraziamento dei volontari.
L’iniziativa "Nduma a scoera a pè", nata
da una sinergia con la Pro Loco di Carcare, si propone di avvicinare i
bambini del Piedibus al dialetto del luogo in maniera giocosa,
con la finalità di recuperare questo elemento della
tradizione locale che si va lentamente perdendo e si inserirà nel
percorso di valorizzazione del dialetto portato avanti a
livello nazionale dall’Unpli.
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