venerdì 22 aprile 2016

Con il Piedibus di Carcare i bambini impareranno il dialetto dai volontari

"Nduma a scoera a pè": dalla settimana prossima il Piedibus di Carcare parlerà in dialetto.
Nato quasi per scherzo da uno scambio di battute tra alcuni volontari su Facebook, il progetto è stato subito accolto con entusiasmo da tutta la “truppa” e da martedì, alla ripresa dopo il ponte del 25 aprile, diventerà realtà.
Ogni mattina, alcuni adulti parleranno in dialetto ai quasi 60 bambini iscritti, indicando loro le parole che identificano oggetti comuni che si incontrano lungo il percorso (alberi, fiume, macchine, cancello, sentiero, ecc.), i nomi dei mestieri (macellaio, giornalaio, panettiere, ecc.), i termini legati alle stagioni e al clima e alcune azioni tipiche di chi cammina per strada (camminare sul marciapiede, attraversare la strada, ecc.).
Verrà inoltre insegnata loro una filastrocca in dialetto, uguale per tutte le linee, che i bambini partecipanti reciteranno davanti ai loro compagni nel giorno di chiusura del Piedibus, durante la cerimonia di ringraziamento dei volontari.
L’iniziativa "Nduma a scoera a pè", nata da una sinergia con la Pro Loco di Carcare, si propone di avvicinare i bambini del Piedibus al dialetto del luogo in maniera giocosa, con la finalità di recuperare questo elemento della tradizione locale che si va lentamente perdendo e si inserirà nel percorso di valorizzazione del dialetto portato avanti a livello nazionale dall’Unpli.

Nessun commento:

Posta un commento