Michele Ferrero: un uomo, un
imprenditore e un esempio vero. Ad un anno dalla sua scomparsa nessuno
dimentica il “papà” della nutella, soprattutto in Piemonte. Poco al di là del
confine regionale, ma sempre in Valbormida, il comune di Camerana ha condiviso
l’iniziativa dell’Unione montana relativa all’intitolazione di opere
all’industriale di Alba. Nello specifico, l’Amministrazione ha dedicato la
scuola dell’infanzia a Michele Ferrero che ha avuto, tra gli altri, il grande
merito di rendere famosa la Langa nel mondo. La cerimonia ha avuto luogo
domenica 14 febbraio, alla presenza del sindaco Massimiliano Romano, del vice
sindaco Valentino Bolmida, dell’assessore Piergiorgio Giacchino, dei
consiglieri, delle insegnanti dei due plessi cameranesi di infanzia e primaria.
La targa è stata benedetta dal diacono Sandro Porro. Tra i presenti alla
celebrazione, oltre a bambini e genitori, anche molti dipendenti dello
stabilimento Ferrero.
Nell’occasione il primo
cittadino ha dichiarato: -“Questa lodevole iniziativa promossa dall’Unione
montana Alta Langa, di cui noi facciamo parte, ed estesa a tutti i comuni, ha
avuto più seguito del previsto, considerato che tutti gli enti dell’Unione
hanno aderito”.
Perché la figura di Michele
Ferrero è così rilevante da generare una così profonda riconoscenza?
Sicuramente è stato un abile imprenditore, tanto da costruire stabilimenti in
tutto il mondo, ma ciò che lo distingue veramente è come lo ha fatto. Ferrero è
stato un pioniere dell’industria sociale, con il trasporto gratuito degli
operai. Ha voluto che la gente di Langa andasse a lavorare da lui, ma nello
stesso tempo, ha creato tutte le condizioni possibili affinché ognuno
continuasse a vivere con la famiglia nel proprio paese. Questo, già dagli anni
’60 ha evitato un ulteriore spopolamento del territorio, ha assicurato un
reddito sicuro da affiancare a quello agricolo per migliaia di famiglie. Di non
secondaria importanza è l’uso di materie prime locali, in particolare la
nocciola, per la preparazione dei suoi prodotti. Per tutti questi motivi
Ferrero merita riconoscenza e gratitudine. Si potrà anche conquistare il mondo,
ma non ci si deve mai dimenticare delle proprie origini.
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