martedì 29 marzo 2016

"La Valbormida si sente tradita": l'ospedale di Cairo non sarà "di area disagiata"

L'ospedale di Cairo non sarà classificato di "area disagiata". Non sono bastate le 18 mila firme raccolte a sostegno della mozione del consigliere regionale Andrea Melis, non è servita la mobilitazione di questa mattina che ha visto molti valbormidesi a Genova con il Comitato sanitario locale, oltre a numerosi sindaci del territorio, per seguire la discussione in seno al Consiglio della Regione Liguria. Insomma, tutto ancora incerto. Il balletto di responsabilità ora è di nuovo di scena, non c'è un politico che ritenga di aver perso, nè di destra nè di sinistra, ma c'è una valle che "è stata tradita", come affermano non pochi cittadini. Benchè la colpa ricada in primo luogo sull'assessore alla sanità, Sonia Viale e sul presidente della Giunta, Giovanni Toti, si conoscono abbastanza bene i retroscena per capire che per il depotenziamento della struttura cairese l'indifferenza e scellerate scelte politico-sanitarie siano i principali responsabili che hanno colpito, mazzata dopo mazzata, nel corso degli anni.
"L'ospedale di Cairo Montenotte non deve diventare un grande ambulatorio, ma essere potenziato per trovare una propria identità - ha dichiarato questa mattina la vicepresidente e assessore regionale alla Salute Sonia Viale - Nonostante negli anni sia stato via via impoverito nel silenzio più o meno generale, resterà un punto di riferimento importante per una zona come quella della Valbormida che ha una tipologia di popolazione ben precisa, con l'indice di vecchiaia più elevato della Liguria. Oltre al tema dell'emergenza, quindi, va affrontato anche l'aspetto dell'offerta dei servizi, della medicina del territorio e dell'assistenza a domicilio per gli anziani per fare fronte a una cronicità che potenzialmente è in aumento rispetto ad altri territori. Auspico che i cittadini non seguano l'onda della demagogia di chi è all'opposizione e per cui l'unica soluzione a tutti i problemi della sanità valbormidese sarebbe stata quella di votare a favore della mozione dei Cinque Stelle: purtroppo la realtà è decisamente più complessa ed è compito di chi oggi governa la Regione individuarla, difendendo ospedali e servizi sul territorio”.
"Nessun vero impegno. Nessuna soluzione concreta. Nessuna risposta ai 18mila cittadini valbormidesi che hanno firmato per il riconoscimento dell'ospedale di Cairo come "d'area disagiata" - interviene il consigliere del Movimento 5 Stelle, Andrea Melis - Con l'approvazione della mozione Vaccarezza il Consiglio regionale si limita a "valutare" la questione. Ancora una volta la (vecchia) politica, come Ponzio Pilato, se ne lava le mani, limitandosi a fornire vaghe rassicurazioni sul futuro di una struttura sanitaria chiave del territorio, senza di fatto prendersi nessun impegno concreto nei confronti dei cittadini valbormidesi, che chiedono a gran voce il ripristino della funzione di Pronto soccorso, polmone fondamentale per la gestione dell'emergenza. Vaccarezza, nel suo intervento, ha incredibilmente affermato che non spetta alla politica dare indicazioni per risolvere i problemi. Noi crediamo, invece, che sia proprio questo il compito della politica sia proprio questo: ascoltare la voce della cittadinanza, portarla nelle aule istituzionali e trovare una soluzione! Sarebbe bastato appoggiare la nostra mozione, depositata nel dicembre dell'anno scorso, e oggi saremmo usciti dall'aula con una proposta chiara, netta e condivisa, come ci chiedevano i cittadini. Così non è stato. Una scelta di cui la maggioranza si prenderà la responsabilità politica; di più, umana: perché non riconoscere lo status d'area disagiata all'ospedale di Cairo significa giocare con la pelle di migliaia cittadini", conclude Melis.
Enrica Bertone

1 commento:

  1. Proprio ieri Toti e Vaccarezza sono assurti agli onori della cronaca nazionale, vedi la stampa, per la decisione di imporre l'ostensione del crocifisso nell'aula del consiglio regionale e nei locali che sono sede delle attività istituzionali della regione, è dunque chiaro in quali sicure mani i due pingui demagoghi intendono affidare la salute dei valbormidesi

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