"L'ospedale di Cairo Montenotte non deve diventare un grande ambulatorio, ma essere potenziato per trovare una propria identità - ha dichiarato questa mattina la vicepresidente e assessore regionale alla Salute Sonia Viale - Nonostante negli anni sia stato via via impoverito nel silenzio più o meno generale, resterà un punto di riferimento importante per una zona come quella della Valbormida che ha una tipologia di popolazione ben precisa, con l'indice di vecchiaia più elevato della Liguria. Oltre al tema dell'emergenza, quindi, va affrontato anche l'aspetto dell'offerta dei servizi, della medicina del territorio e dell'assistenza a domicilio per gli anziani per fare fronte a una cronicità che potenzialmente è in aumento rispetto ad altri territori. Auspico che i cittadini non seguano l'onda della demagogia di chi è all'opposizione e per cui l'unica soluzione a tutti i problemi della sanità valbormidese sarebbe stata quella di votare a favore della mozione dei Cinque Stelle: purtroppo la realtà è decisamente più complessa ed è compito di chi oggi governa la Regione individuarla, difendendo ospedali e servizi sul territorio”.
"Nessun
vero impegno. Nessuna soluzione concreta. Nessuna risposta ai 18mila cittadini
valbormidesi che hanno firmato per il riconoscimento dell'ospedale di Cairo
come "d'area disagiata" - interviene il consigliere del Movimento 5 Stelle, Andrea Melis - Con
l'approvazione della mozione Vaccarezza il Consiglio regionale si limita a
"valutare" la questione. Ancora una volta la (vecchia) politica, come
Ponzio Pilato, se ne lava le mani, limitandosi a fornire vaghe rassicurazioni
sul futuro di una struttura sanitaria chiave del territorio, senza di fatto
prendersi nessun impegno concreto nei confronti dei cittadini valbormidesi, che
chiedono a gran voce il ripristino della funzione di Pronto soccorso, polmone
fondamentale per la gestione dell'emergenza. Vaccarezza,
nel suo intervento, ha incredibilmente affermato che non spetta alla politica
dare indicazioni per risolvere i problemi. Noi crediamo, invece, che sia
proprio questo il compito della politica sia proprio questo: ascoltare la voce
della cittadinanza, portarla nelle aule istituzionali e trovare una soluzione! Sarebbe
bastato appoggiare la nostra mozione, depositata nel dicembre dell'anno scorso,
e oggi saremmo usciti dall'aula con una proposta chiara, netta e condivisa,
come ci chiedevano i cittadini. Così non è stato. Una scelta di cui la
maggioranza si prenderà la responsabilità politica; di più, umana: perché non
riconoscere lo status d'area disagiata all'ospedale di Cairo significa giocare
con la pelle di migliaia cittadini", conclude Melis.
Enrica Bertone
Proprio ieri Toti e Vaccarezza sono assurti agli onori della cronaca nazionale, vedi la stampa, per la decisione di imporre l'ostensione del crocifisso nell'aula del consiglio regionale e nei locali che sono sede delle attività istituzionali della regione, è dunque chiaro in quali sicure mani i due pingui demagoghi intendono affidare la salute dei valbormidesi
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