giovedì 17 marzo 2016

Salvare il dialetto diverte e appassiona: successo per la terza edizione di "Tant per parlè"

Nel giorno in cui si celebra l'anniversario dell'Unità d'Italia, la prestigiosa Aula Magna del Liceo Calasanzio ha fatto da cornice alla terza edizione di "Tant per parlè", serata semiseria sul dialetto locale, organizzata dalla Pro loco di Carcare in collaborazione con Anteas e l'Amministrazione comunale. Applausi e risate sono stati gli ingredienti dell'appuntamento, al quale hanno partecipato anche i bambini della Primaria di Cengio e del Centro ragazzi di Carcare. Una dimostrazione del fatto che rispolverare il dialetto appassiona anche i più piccoli e soprattutto unisce i meno giovani, che ritrovano emozioni, usanze, tradizioni e identità. L'Aula Magna gremita ha sancito un altro successo dell'iniziativa, che ricalca la volontà dell'Unpli di salvare le lingue locali e tentare di tramandarle ai bambini attraverso il gioco, il racconto dei nonni e iniziative analoghe come "Tant per parlè". Decine le persone protagoniste, in primis l'esilarante conduttore della serata, Maurizio Paccini, la presidentessa della Pro loco, Lucia Battaglia, Roberto Grignolo e Graziella Vallero per Anteas, il vice sindaco Christian De Vecchi e l'assessore alla Cultura Giorgia Ugdonne, la "valletta" Francesca Ghiso e ancora, apprezzati gli sketch del cairese Ivo "il postino" e Carlo Rebella, oppure dei carcaresi Stefano Siri e Marco Tibaldi, quest'ultimo anche per le sue doti musicali con la fisarmonica. Presentato inoltre, da Luigi Bertino, il libro di Giacomo Melano "Lessico del dialetto". Momento clou, la frase suggerita dal professor Lorenzo Chiarlone che è stata "tradotta" nei dialetti di Carcare, Osiglia, Pallare, Garessio, Murialdo, Calizzano, Altare, Mallare, Albenga, Sale San Giovanni e Cengio.

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