Nella "sala della trasparenza" di Bormida acceso dibattito sulle sorti del Lago Romana
Un dibattito molto acceso quello di ieri sera, a Bormida, nella "sala della trasparenza" del municipio. Come consuetudine, il sindaco Daniele Galliano convoca la popolazione per illustrare l'attività amministrativa e tra i punti all'ordine del giorno che hanno "infiammato" l'assemblea c'era, ieri, quello del lago Romana, ossia del caso della moria di pesci e della conseguente ordinanza di chiusura dell'impianto. Il primo cittadino ha elencato tutti i passaggi effettuati fino ad oggi, con la documentazione e le analisi degli organi competenti, da cui si evince che nel canale di alimentazione del bacino, per la precisione sul fondo dello stesso, il fogliame residuo è impregnato di idrocarburi, le sostanze che, come accertato, hanno causato la morte della fauna ittica a febbraio. Galliano ha spiegato che "per non rischiare di spargere ulteriormente nelle acque queste particelle inquinanti, è stato chiesto un preventivo alla ditta Ivaldi di Cairo che provvederà ad aspirare il terreno impregnato. Ovviamente con un costo per il Comune, che in questi mesi di chiusura del lago ha già perso migliaia di euro, senza contare il mutuo di 300 mila euro che grava sulla struttura". Presenti ieri sera anche i gestori del lago, membri della società "958 NS", i quali hanno palesato il loro scetticismo a proseguire con l'attività. "A parte il tempo e il denaro persi in questi mesi, tra l'altro nella stagione migliore per la pesca, comprendiamo gli sforzi dell'Amministrazione comunale, che ringraziamo anche per aver sospeso il pagamento dell'affitto, ma senza garanzie precise non sappiamo se potremo continuare a farci carico della struttura". Sul piede di guerra alcuni residenti, soprattuto per il danno economico al Comune ma anche perchè, come si è insinuato più volte ieri sera, è forte il dubbio che ignoti abbiano sversato sostanze inquinanti nel fiume, per non doverle smaltire a pagamento, nella speranza che l'acqua scorresse e le portasse via. Galliano si è appellato agli inquirenti e a chi sta svolgendo le indagini, auspicandosi che, se così fosse, venga rintracciato il colpevole.
Enrica Bertone
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