mercoledì 22 giugno 2016

Profughi, il sindaco di Cengio accusato di non aver negato l'accoglienza

Profughi a Cengio: un Consiglio comunale a tema, ieri sera, durante il quale non sono mancati i toni accesi. Presente all'assemblea anche il direttore del Distretto socio-sanitario delle Bormide, Emilia Calderino, che ha preso la parola quando il sindaco, Sergio Marenco, ha aperto il dibattito al pubblico presente, molto numeroso. La dottoressa ha spiegato come tutti i richiedenti asilo ospitati nei Comuni siano monitorati sotto il profilo sanitario, e quindi non sussistano problemi di contagio di eventuali malattie. Infuocata la protesta della minoranza consigliare, guidata dal capogruppo Feancesco Dotta, e dal movimento "Politica per passione" di Savona, che hanno accusato la Giunta Marenco di non aver preso una posizione contraria ad ospitare, a Cengio, quindici profughi. Secondo il sindaco, "questa è pura strumentalizzazione. Sappiamo tutti che siamo di fronte ad un'emergenza ormai ingestibile, soprattutto per i piccoli Comuni. Sarebbe necessario convocare un tavolo di lavoro con tutti gli amministratori a livello provinciale e regionale, dobbiamo essere aiutati e guidati da una regia sovracomunale che ci illustri le modalità di intervento e gli strumenti in nostro possesso per arginare questi arrivi di massa. Da soli non possiamo nè opporci, nè stabilire delle regole. Sappiamo solo a cose fatte dalla Prefettura dell'arrivo di queste persone straniere, e non possiamo fare molto di più se non pretendere tutele sanitarie per loro e per noi". La contestazione si è sviluppata sulla possibile ordinanza anti accoglienza che il sindaco avrebbe potuto emettere, e invece non ha fatto. Secondo la minoranza, infatti, questo sarebbe lo strumento in mano alle Amministrazioni comunali da utilizzare, anche se, ad esempio in Val Bormida, nessuno finora ha considerato, vista l'emergenza diffusa. Intanto i quindici migranti, di cui quattordici adulti e una bimba di sette mesi, sono stati sistemati in via Marconi e via Valbormida, in alloggi di privati affittati da un paio di cooperative.
Enrica Bertone

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