domenica 17 luglio 2016

Intrabormida chiede regolamenti comunali più omogenei per la raccolta dei funghi

Promuovere una dei prodotti più pregiati della Valbormida, il Fungo Porcino, invogliando la raccolta, nei limiti delle norme e nel rispetto dell’ambiente circostante. Questo il proposito che l’associazione Intrabormida, dalla nascita vocata alla promozione e valorizzazione del territorio, delle risorse produttive, agricole e forestali, si prefigge di patrocinare. 
“La raccolta dei funghi, e più in particolare del fungo più conosciuto, il Porcino, è un’attività ampiamente diffusa su tutto il territorio valbormidese. Nei periodi di forte crescita coloro che per passione si dedicano alla raccolta, giungono in qui da tutta Italia. La qualità dei nostri boschi rende il territorio una preziosa fonte di opportunità per gli abitanti della valle. Non solo raccolta fine a se stessa, ma turismo e attività eno-gastronomiche e artigianali portatrici di occasioni di lavoro e finalizzate ad uno sviluppo sostenibile delle nostre vallate. Tuttavia - prosegue Gio Lucas Incorvaia, portavoce dell’associazione Intrabormida - sul territorio la raccolta dei funghi non è regolamentata in modo omogeneo e univoco. Alcuni Comuni permettono la raccolta libera, altri la consentono solo su rilascio del tesserino previo pagamento di una somma di denaro. Inoltre, la maggior parte dei Comuni disciplinano autonomamente la raccolta e ciò può comportare non pochi problemi per coloro che trovandosi sul confine di due territori comunali sono obbligati a pagare due tesserini per non rischiare di incorrere in sanzioni. Una piacevole eccezione è il Consorzio di Miglioramento fondiario agro-forestale Alta Val Bormida, con sede in Millesimo, che comprende i territori dei Comuni di Altare, Cengio, Cosseria, Mallare, Massimino, Millesimo, Pallare, Plodio e Roccavignale. Infatti, per raccogliere i funghi nei territori dei Comuni appena elencati basta un unico tesserino. Il Consorzio svolge una importantissima funzione di tutela e di miglioramento del patrimonio agro-forestale dei territori controllati. I soldi raccolti attraverso la sottoscrizione dei tesserini vengono reinvestiti sul territorio attraverso interventi programmati e mirati di miglioramento della viabilità forestale esistente, mediante il ripristino della sede stradale, la pulitura delle scarpate e la regimazione delle acque. Nell’anno 2015, a titolo esemplificativo, sono stati eseguiti lavori di ripristino di alcune strade vicinali e forestali nei Comuni di Roccavignale e Mallare e sono stati finanziati due lanci di Torymus Sinensis nel territorio comunale di Altare per la lotta biologica al Cinipide Galligeno del castagno. Nel 2016 si è provveduto, sempre a spese del Consorzio, a ripristinare la strada vicinale Vercioglio - Casale nel territorio comunale di Plodio. Una esperienza efficace e consolidata nel tempo, quella del Consorzio agro-forestale Alta Val Bormida, che, in modo completamente autonomo e senza sovvenzionamenti dei singoli Comuni, contribuisce alla tutela e alla promozione del patrimonio forestale della Valle Bormida”. 
c. s.



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