L'arrivo dei profughi a Cosseria ha scatenato le polemiche dell'opposizione e il sindaco, Roberto Molinaro, risponde al capogruppo Andrea
Berruti ( in merito all'articolo http://lecodellavalbormida.blogspot.it/2016/07/profughi-cosseria-la-minoranza-chiese.html): "Se le domande del consigliere comunale sono seguite dalle sue stesse
risposte le reputo solo pretestuose. Il Sindaco Bologna mi ha
invitato perché aveva un problema oggettivo: la
collocazione di 50 persone in alloggi non idonei, per quanto riguarda
la sua delibera ho sempre dichiarato che è stato un suo atto
amministrativo e che non ritengo corretto
entrare nel merito, ma definisco la sua iniziativa come l'unico
strumento che in quel momento il mio "collega", lasciato solo,
potesse utilizzare; il capogruppo di minoranza Andrea Berruti
dov'era? Sa benissimo che: non vi sono a
Cosseria edifici pubblici che possano essere dati in affitto per
accogliere profughi come sa altrettanto bene che i privati possono
affittare alle Cooperative senza che le Amministrazioni possano
intervenire, fatti salvi i casi di idoneità degli edifici. I costi
per insegnare loro la lingua italiana e i corsi di formazione lavoro
sono totalmente a carico della Cooperativa e vigilerò perchè questo
avvenga così come sarà mia premura passare frequentemente presso la
palazzina per raccogliere dagli inquilini eventuali lamentele e per
verificare se il codice di protocollo della Cooperativa sia rispettao
dalla stessa. Ho ricevuto l'autocertificazione sanitaria da parte
della Cooperativa perchè per privacy non si possono divulgare i
risultati delle analisi delle persone. I ragazzi sono cinque del
Gambia (anglofoni), tre del Senegal e uno del Camerun (tutti quattro
francofoni). Nei prossimi giorni verranno
interrogati individualmente per conoscere per quanto possibile i
motivi per cui hanno abbandonato la loro terra d'origine. Attualemnte
non hanno il permesso di soggiorno e non possono spostarsi oltre i
confini comunali".
Prosegue Molinaro: "Per quanto concerne lo spazio
abitativo, 14 metri quadri per persona, se si tratta di profughi si può andare
in deroga. In merito al preavviso: ho ricevuto una
telefonata dalla Cooperarci martedì 12 luglio, ho sentito al
telefono il proprietario dell'alloggio, assicurandomi che avrebbe
comunicato ai coinquilini la scelta di affittare l'appartamento di
sua proprietà. Mercoledì sono andato a parlare ai residenti ed ho
constatato che non erano a conoscenza di nulla, e li ho informati,
raccogliendo il loro motivato disappunto perchè non erano stati
avvisati dal proprietario dell'immobile e poi per la scelta di far
arrivare nove maschi indipendentemente dalle loro origini. Giovedì
mattina, 14 luglio,
la Prefettura mi ha telefonato per avvertirmi che lo stesso giorno
avrebbe fatto arrivare nove profughi e che se qualcuno avesse avuto in
mente di ostacolare questa azione, avrebbe fatto scortare i migranti
dalle Forze dell'Ordine e identificato e eventualmente denunciato chi
si sarebbe opposto. Ho immediatamente chiesto ad alcuni residenti cosseriesi se fosse stato possibile accoglierli in case indipendenti
per evitare situazioni di disagio agli altri inquilini della
palazzina, ma con due ore di tempo, nonostante il prezioso aiuto di
Suor Sara, non abbiamo trovato una sistemazione alternativa". E ancora: "Riguardo ai lavori socialmente utili, è
stata una mia richiesta perchè ogni persona può eseguire per nove ore
alla settimana dei lavori; non occorre nè un progetto nè uno
scienziato per capire che con la razionalizzazione
delle spese e la penuria delle disponibilità finanziarie degli enti
locali, servono volontari per mantenere pulito e ordinato il nostro
territorio comunale e questo potrebbero farlo i profughi al fine di
non schiavizzarli ma di non lasciarli neanche in ozio tutto il giorno
come documentano i servizi tv. Tutto ciò dopo che la Cooperativa a
sue spese gli avrà fatto seguire il corso sulla sicurezza e avrà
messo a loro disposizione i D.P.I., dispositivi di protezione
individuale sempre a spese della Cooperativa e non del Comune. La
spesa del Comune riguarderebbe la copertura assicurativa. Trovo molto contraddittoria
l'intenzione di evitare tensioni fra i cittadini e la richiesta di
un'Assemblea pubblica della quale questa Amministrazione è
ampiamente favorevole, visto che ne ha indette in precedenza, poiché
questa richiesta è avanzata dalla minoranza sulla base di
domande-risposte che esprimono solo voglia di generare polemiche
anche a Cosseria, l'ultimo Consiglio comunale di Cengio insegna. Con
la tragica mattanza di Nizza occorre pretendere che i moderati
dell'Islam denuncino i pazzi radicalizzati e che non è affatto vero
che sono la risposta al dominio imperialista occidentale perchè
questa stragi hanno solo lo scopo di terrorizzare, di dividere e di
far arricchire i trafficanti di armi, così come questo esodo
planetario è un ovvio scandaloso ed aberrante mercimonio in un
contesto di crisi economica mondiale cronica. Cerchiamo di lavorare
per difendere il nostro territorio, come ho fatto circa tre mesi fa,
quando siamo riusciti a bloccare il tentativo di affittare un
appartamento della palazzina dove risiede l'ex sindaco Andrea
Berruti, da parte di un soggetto straniero con un elenco di condanne
passate in giudicato da far invidia a delinquenti di grosso calibro,
in questo caso ho bussato a tutte le porte e alla fine l'abbiamo
spuntata e ringrazio per questa impresa conclusasi positivamente i
Carabinieri di Cengio, Cairo e Savona e la Prefettura che aveva
accolto la mia pressante richiesta, così come ad un tentativo di una
Cooperativa di far alloggiare i profughi negli alloggi di un
noto pregiudicato di Cosseria ho espresso il mio più totale rifiuto.
Nel caso di Località Bricchetto non avevo strumenti legali per assecondare
le richieste degli inquilini. Per ora non ho riscontrato criticità.
Il sindaco di Cosseria non va definito buonista, razzista, pacifista:
semplicemente amministratore democraticamente eletto che deve gestire
il presente imposto dall'alto e da eventi internazionali e come per i
miei colleghi in prima linea chiedo di venire rimproverato se
necessario ma soprattutto non solamente indicato con il dito indice,
poiché non possiamo permetterci polemiche in un contesto in cui la
tensione non è mai stata così alta dal secondo dopoguerra: lo
scoppio di scenari gravissimi è alle porte".
Enrica Bertone
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