Il "porta a porta" spinto ha funzionato, e i Comuni valbormidesi che da ormai due anni e mezzo lo hanno adottato sono stati premiati oggi da Legambiente. Tra i vincitori assoluti nella classifica dei ricicloni del 2015, Giusvalla al secondo posto, seguito a ruota da Cairo, che è l'unico Comune sul podio con più di dieci mila abitanti ad aver superato l'80 per cento di differenziata. Quarto piazzamento per Cosseria (78,94), quinto per Altare (78,85) e sesto per Dego (76,15 per cento), e al decimo Piana Crixia (73,37). “Entro fine anno i
Comuni liguri devono arrivare al 45% di recupero dei materiali sulla
raccolta differenziata e al 40% solo per Genova, viste le difficoltà
riconosciute: primo passo
per arrivare entro il 2020 al 65%, un obiettivo che a livello di
differenziata andava raggiunto nel 2012" - afferma l’assessore regionale al Ciclo dei Rifiuti, Giacomo Giampedrone a
margine della premiazione di Legambiente dei Comuni liguri più
ricicloni nel 2015. “A situazioni di emergenza - ha detto Giampedrone -
si devono dare risposte straordinarie per far uscire la Liguria dal
grave problema dei rifiuti in cui l’abbiamo trovata”. Nel commentare i
dati presentati quest’oggi sui 32 Comuni liguri
che hanno superato la soglia del 65% di raccolta differenziata,
l’assessore li ha definiti “lungimiranti perché hanno iniziato un
percorso quando ancora non esisteva la legge regionale che lo imponeva”.
“Si tratta però di numeri - continua Giampedrone
- che devono crescere, sulla base di un patto tra Enti locali e
cittadini: che deve portare ad una ‘normalizzazione’ della regione sul
fronte delle politiche ambientali della gestione del rifiuto”. “Il mio
obiettivo è quello di non arrivare a penalizzare economicamente
alcun Comune - prosegue Giampedrone - ma la nostra legge, la 20
del 2015, parla chiaro, entro fine anno si deve garantire una
percentuale di recupero almeno del 45% per sei tipologie di materiali:
plastica alluminio vetro, legno, carta e organico. Se
l’obiettivo non sarà raggiunto verrà applicato un onere economico di 25
euro a tonnellata sul differenziale mancante rispetto all’obiettivo da
reinvestirsi come incentivo alla crescita del sistema di raccolta
differenziata”.
Enrica Bertone
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