Continua
l'emergenza acqua potabile in molti Comuni della Valbormida. In
particolare a Cairo, dove centinaia di famiglie hanno i rubinetti a
secco da 48 ore a causa di numerosi guasti alla rete idrica in seguito
all'alluvione. I tecnici sono al lavoro senza sosta per ripristinare il
servizio, e si auspicano di riuscire a dare risposte positive entro
questa sera. Ma non solo i cairesi stanno facendo i conti con questo
disguido. A Cosseria, ad esempio, dove l'acquedotto è a pezzi, finora i
residenti hanno avuto l'obbligo di bollitura dell'acqua, e per ora si è
scongiurato la chiusura dei rubinetti per non rischiare che ci siano
contaminazione batteriche nocive alle persone. Questo anche a Bardineto, Calizzano, Dego,
Millesimo, Murialdo, in Alta Valle, dove l'acqua è al vaglio dei
controlli. Per approvvigionarsi, ci sono autobotti a San Giuseppe, a
Lidora, al bivio dei Rossi, davanti alle scuole del capoluogo, dalla stazione di Cairo e nelle frazioni. Intanto questa mattina il Comune di Carcare ha somministrato in due
occasioni acqua ai Comuni confinanti che, a causa dei danni
alluvionali, hanno difficolta con gli approvvigionamenti idrici
dei loro acquedotti. Un'autobotte dei Vigili dei Fuoco ha
attinto 25 mila litri di acqua potabile dagli impianti di Carcare
per destinarli agli usi prioritari dell'ospedale San Giuseppe di
Cairo Montenotte, una seconda autobotte della protezione civile,
insieme ad una terza, ne hanno captati, sempre dagli stessi
impianti carcaresi, altri 10 mila per le necessità del Comune di
Cosseria. "Una solidarità amministrativa dettata dalla
situazione di emergenza che ha colpito il territorio delle valli
del fiume Bormida. La qualità dell'acqua del nostro acquedotto,
in questi giorni di pioggia, è figlia di un continuo
monitoraggio e intervento messo in opera dagli operai del nostro
Comune che, in situazione di richio idrogeologico hanno
rischiato la loro incolumità per assistere gli impianti al fine
di non comprometterli. Per questo li ringrazio a nome di tutti i
carcaresi. Oggi, quel lavoro, ci ha permesso di agire in
un'opera di mutuo soccorso verso chi è stato più sfortunato,
mettendo loro a disposizione le nostre riserve", commenta il vice sindaco Christian De Vecchi.
E. B.
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