venerdì 10 febbraio 2017

Ospedale di Cairo: una sera a teatro...



L’ospedale di Cairo verso la privatizzazione. Ieri sera l’assessore regionale alla Sanità Sonia Viale ha confermato ai sindaci del territorio e ad una nutrita platea di valbormidesi ciò che era già stato deciso da tempo nelle stanze dei bottoni del capoluogo ligure, ossia che per il “San Giuseppe” si cercano soluzioni future alternative, "senza ricadute sui pazienti". Tre i paletti illustrati all’incontro: entro il 15 maggio gli eventuali privati che manifesteranno interesse per la struttura dovranno assicurare l’attuale livello occupazionale, gli stessi costi e, conditio sine qua non, sottolineata più volte dall’assessore, favorire la riapertura e conseguente gestione di un Pronto soccorso. Se non si presenterà nessuno, l’ospedale resterà pubblico, e la Regione si impegnerà a potenziare alcuni servizi, probabilmente non sul piano dell’emergenza, visto che, come ribadito perentoriamente, il presidio cairese ha un disavanzo di quattro milioni di euro l’anno (a fronte di un ricavo di 9 milioni e di un costo di 13) che, con un Pronto soccorso, sarebbe destinato ad aumentare. Questi sono i dati illustrati ieri sera nel teatro “Chebello”, e forse proprio per il luogo, si è assistito a qualcosa di scenico, seppur a ingresso gratuito (per ora). Nulla da eccepire sull’assessore leghista Sonia Viale: si è fatta attendere nei mesi scorsi, ma ieri sera ha dato le sue risposte, mettendoci la faccia, e ha saputo interpretare in modo magistrale il ruolo del politico “attento alle esigenze dei cittadini – l’ospedale non verrà chiuso – per noi il paziente è al centro di ogni decisione” – eccetera eccetera. Il copione dello spettacolo prevedeva anche il ruolo del “cattivo”, affidato al dirigente generale dell’Asl 2 Eugenio Porfido e al commissario di Alisa Walter Locatelli, più arrogante il primo, più pacato il secondo, entrambi lombardi, che, parlando solo di numeri, hanno più volte paragonato la Valbormida ad altre aree del nord Italia, incuranti del fatto che per ragioni sociali, economiche e geografiche forse dovrebbero fare un ripasso più dettagliato. Molto “muscolare” la reazione dell’antagonista Fulvio Briano, sindaco di Cairo nonché presidente del Distretto sanitario delle Bormide, che ha più volte attaccato questo modus operandi di non aver coinvolto il territorio nelle decisioni genovesi. Atteggiamento davvero combattivo per un primo cittadino alla fine del mandato, che non si arrende malgrado non sempre si sia mostrato così, normale per un probabile candidato ad altre ambiziose competizioni elettorali, tanto da lanciare la provocazione alla Viale di risarcire i Comuni della Valbormida, che in passato avevano speso soldi per rilevare l’ospedale privato trasformandolo in struttura pubblica. Ma il suo scetticismo (manifestato anche da altri – pochi - sindaci) è stato rispedito al mittente proprio da una stoccata dell'assessore, che gli ha ricordato come sia comprensibile mostrare perplessità nei confronti di una privatizzazione quando per anni, i vertici del Pd, partito del primo cittadino stesso, abbiano contribuito a smantellare l’ospedale, non certo a migliorarlo. Tornando allo “spettacolo”, assordante il silenzio del Comitato sanitario locale, sempre pronto ad elencare le carenze della politica in materia sanitaria e stranamente, ieri sera, muto. Per non parlare, infine, della passerella elettorale per le amministrative di Cairo, attese in primavera. Non mancava quasi nessun candidato, la stessa platea era suddivisa in poco mascherati loggioni rossi, bianchi, verdi, gialli, alternati da qualche cittadino e dal personale del nosocomio. Neppure il clero, tanto che il parroco Don Mario è intervenuto in chiusura della serata, con le sagge parole rivolte al vice presidente regionale affinchè non si infierisca ulteriormente su un territorio già fortemente penalizzato sul piano sociale e ambientale. Insomma, si è capito che, come nel 2012, la partita si gioca sull’ospedale. Peccato, o per fortuna, dipende dal punto di vista, che sia di competenza regionale. 
Enrica Bertone

Nessun commento:

Posta un commento