martedì 28 febbraio 2017

Scuola di Cosseria, nessun iscritto alla futura classe prima. Da settembre possibile ridimensionamento

L'intitolazione della scuola al dottor Gaiero nel 2016
La scuola di Cosseria "Giorgio Gaiero", nuova e recentemente ampliata, inizia già a "perdere pezzi". Tra molti genitori degli alunni che frequentano il plesso del piccolo centro valbormidese (che fa parte dell'Istituto comprensivo di Carcare), sostenuti dal sindaco Roberto Molinaro, serpeggiano i timori di un imminente calo delle iscrizioni. A settembre potrebbe non esserci la classe prima perchè la decina di bambini cosseriesi che termineranno a breve la scuola dell'infanzia non siederanno tra i banchi della "loro" Primaria, essendo altre sedi al vaglio delle loro famiglie. Senza i più piccoli, secondo i calcoli, resterebbero solo tre classi (di cui una pluriclasse). Una tegola pesante che potrebbe minare il grande sforzo e l'impegno profusi finora per conservare quella che negli ultimi anni è diventata un'isola felice del panorama scolastico valbormidese. All'inizio del nuovo millenio, infatti, la scuola cosseriese contava pochi iscritti ed era destinata a chiudere i battenti. Le Amministrazioni comunali guidate da Gianni Cavallero prima, e da Andrea Berruti in seguito, erano riuscite a trovare i fondi per la costruzione di un plesso all'avanguardia, nuovo, dove erano state raggruppate la Scuola dell'infanzia e la Primaria, facendo sì che, addirittura, grazie alla collaborazione delle famiglie, si fosse reso necessario un ampliamento per ospitare i circa 130 bambini iscritti, provenienti anche da paesi limitrofi. Grazie all'interessamento della Regione Liguria, guidata dal Governatore Claudio Burlando, si erano ottenuti stanziamenti per oltre un milione di euro, una cifra che aveva permesso di offrire una splendida struttura al paese. Come spiega proprio Andrea Berruti, ex sindaco e attuale capogruppo di minoranza, "la scuola di Cosseria ha visto negli ultimi anni un grande impegno da parte di molti soggetti, non solo economico, ma anche un prezioso spirito collaborativo tra le istituzioni, le famiglie, le associazioni del paese. Non posso credere al fatto che si preferiscano altri plessi, perchè sarebbe il primo passo verso un ridimensionamento che speravamo fosse scongiurato. Mi auguro che prevalga il buon senso e resto a disposizione per un eventuale sostegno a favore del mantenimento del plesso in buona salute".
Enrica Bertone

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